Denominazione | Palazzo del Tribunale |
Altre denominazioni | Caserma nera
Palazzo di Don Camillo Gonzaga |
Comune | Bozzolo |
Località | |
Indirizzo | Via Giacomo Matteotti |
Mappa | |
Georeferenziazione | Est: 1616630, Nord: 4995730, Quota s.l.m: 0 mt |
Collocazione | |
Ambito tipologico | architettura per la residenza, il terziario e i servizi |
Definizione tipologica | palazzo |
Ambito culturale | |
Notizie storiche | progettazione - Intero bene Costruito da Vespasiano Gonzaga a fine Cinquecento per assumere la destina zione di ospedale per i poveri in realt rimarr a destinazione privata re sidenziale per i Gonzaga. Fu abitato da Don Camillo Gonzaga, fratello di S cipione Gonzaga principe della citt. L'autore del progetto non certo: f orse si tratta di Bertani, forse di Aleotti o ancora dello stesso Vespasia no. 1991, AAVV, Saluti da Bozzolo , variazione d'uso - Intero bene Il Comune lo acquista nel 1752 per ospitare le prime scuole elementari del paese e la scuola di musica. 1991, AAVV, Saluti da Bozzolo , variazione d'uso - Intero bene Sotto la dominazione austriaca il palazzo viene dato in uso dal Comune al Regio Demanio e diviene sede militare con il nome di 'Caserma nera' 1991, AAVV, Saluti da Bozzolo , sec. XIX variazione d'uso - Intero bene Sotto il Regno d'Italia il palazzo diviene sede del tribunale da cui prend e il nome attuale. Al termine dell'uso come tribunale, avvenuto nel 1923, il Comune che ancora ne detiene la propriet lo suddivide in appartamenti. Nel frattempo, a partire dai primi del secolo, i locali vengono affittati per ospitare p fuioznni, dalle residenze private, alla sede della Societ operaia e contadina, alla Banca Popolare (dal 1892 al 1912). Tra il 1910 ed il 1912 i vari affitti cessano o non vengono rinnovati in quanto il co mun eintende utilizzare i olcali come uffici giudiziari. 1991, AAVV, Saluti da Bozzolo Archivio Storico Comunale di Bozzolo, Fasc, STO 3 , propriet - Intero bene Dagli anni Cinquanta del Novecento il palazzo suddiviso in unit immobilia ri viene venduto ai privati. Il progetto del 1947 e l'ultimo collaudo de l 1953. Durante i lavori i rifacimenti sono consistenti tanto sulla strutt ura quanto sulle finiture: risultano demolizioni per 525 mq di tetto, tram ezze, pi di 400 mq di soffitti in arelle, in part esembr aricostruiti con la stessa tecnica. Gli ultimi terminati sono gli appartamenti lungo Via B ovio al piano primo. 1991, AAVV, Saluti da Bozzolo del Tribunale , ristrutturazione - Intero bene In facciata si trovano diversi segni di rifacimento della parte di muratur a al di sotto delle aperture nonch tracce malamente eseguite per la posa dei pluviali all'interno dei muri. Anche il tratto laterale pi basso ha n otevoli segni di rifacimento delle aperture: su questa facciata quasi tutt e le aperture sono state ridisegnate come testimoniani gli architravi e le riprese di malta. Sopralluogo diretto (2013) , |
Impianto strutturale | Lungo e maestoso edificio a due piani, ha avuto nella storia diversi usi d a residenza privata di Camillo Gonzaga a sede di Tribunale. La planimetria a rettangolo allungato con un corpo ad L di minore altezza che si innes ta dalla via laterale. Finitura esterna in laterizio e portale centrale in marmo e stucchi. |
Autore |
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Condizione giuridica | propriet privata |
Bibliografia |
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Info compilazione | Provincia di Mantova |
Funzionario responsabile | Sbravati, Moira |
Aggiornamenti / revisioni | 2012 Comin, Isabella |
VAL Compilazione | 2011
Comin Isabella |
VAL Referente scientifico | Sbravati Moira |
VAL Descrizione | L'edificio del Tribunale si differenzia dagli altri del borgo per l'impron ta aulica e la maestosit. Su Via Matteotti prospetta una facciata a due p iani di notevole altezza rispetto all'ala laterale lungo Via Bovi. La facc iata a due ordini posti su alto basamento. Le finestre sono inserite in cornici con finitura a timpano al piano terra e curvilinea al piano superi ore. Tra il primo ed il secondo ordine un'alta cornice. Al di sopra del se condo ordine la cornice sostiene mensoloni in aggetto che portano alla cor nice di chiusura della facciata. Lo schema delle aperture simmetrico ma non regolare in quanto il ritmo pi serrato al centro che non ai lati. A l centro un portale decorato a volute affiancato da colonne ioniche sui lati dell'accesso, poste su alto basamento. Il lato dell'edificio, molto p i modesto, caratterizzato dalla presenza di cinque alti camini in cotto e dalla cornice dentellata. L'interno del cortile presenta innumerevoli r ifacimenti che limitano molto la leggibilit dell'impianto storico. |
VAL Notizie storiche | Vespasiano Gonzaga impegna una cospicua somma per l'abitato di Bozzolo. Pa rte di questa era destinata alla costruzione dell'ospedale, ovvero l'origi naria destinazione, mai attuata, del Palazzo del Tribunale. L'attribuzione vaga: forse si tratta di un progetto di Bertani, forse di Aleotti o anc ora dello stesso Vespasiano Gonzaga. Il palazzo fu abitato da Don Camillo Gonzaga, fratello di Scipione Gonzaga principe della citt. per poi divent are caserma - con il nome di Caserma Nera - durante la dominazione austria ca. Quando nel Cinquecento Vespasiano Gonzaga fece chiudere il centro citt adino da porte che venivano chiuse a chiave alla sera, ne pose una in ango lo con il Palazzo del Tribunale. Viene acquistato dal Comune di Bozzolo ne l 1752 quando i documenti segnalano la presenza di scuderie nel Palazzo di Don Camillo Gonzaga. Nel 1816 era in parte adibito a scuola elementare co n scuola di musica al piano superiore. Sotto il Regno d'Italia il palazzo diviene sede del tribunale da cui prende il nome attuale. Al 1881 oltre al tribunale vi hanno sede il regio Archivio Notarile e l'Ufficio del Regist ro, oltre a botteghe al piano terra. Dagli archivi comunali, ai primi del Novecento nel palazzo si trovano pi funzioni, dalla residenza privata all a sede della Banca Popolare e della Societ Contadina. Al termine dell'uso come tribunale, avvenuto nel 1923, il Comune che ancora ne detiene la pro priet inizia ad adibibirlo a residenza privata con la suddivisione in app artamenti. Nel secondo dopoguerra, con progetto approvato nel 1947, vengon o eseguiti invasivi lavori di ristrutturazione come prodromo alla vendita ai privati. Lungo tre lotti di lavori vengono ricostruiti solai, rifatta b uona parte degli intonaci e del tetto e suddivisi gli interni in appartame nti. |
Aggiornata al | 21/11/2014 |